I wish you could swim like the dolphins can swim

Stefano Vaghi 2022

Ogni anno arriva quel momento della stagione in cui le gare si trasferiscono in vasca lunga, generando terrore e spavento negli occhi e nei fisici dei più. Perché si sa, il nuoto in vasca lunga è uno sport completamente diverso da quello in vasca corta. E’ più faticoso e richiede lunghi tempi di adattamento, soprattutto per i nuotatori che non riescono ad allenarsi abitualmente in vasca da 50 metri.
E così, le prime gare di maggio, quando all’improvviso i “pontoni” degli impianti vengono spostati al doppio della distanza, sono per tutti più dolori che gioie. Il cronometro è sempre impietoso.

Per tutti tranne… che per lui, il nostro delfino dei record!

E’ perché non sa virare?
E’ perché la sua nuotata diventa via via più efficace se non la interrompe per nessun motivo?
E’ perché la sua potenza sta nella progressione?
Forse c’è un po’ di vero in tutte queste ragioni.

Ma soprattutto è perché Stefano Vaghi è una forza della natura, e quando si trasforma in delfino non ce n’è per nessuno, nemmeno per i giovani che se lo vedono improvvisamente sfilare davanti da metà vasca in poi.
Il record italiano dei 50 delfino M60 l’ha già ritoccato tre volte nell’arco di un mese e mezzo. E mancano ancora i Campionati Italiani.

Non vediamo l’ora di vederlo di nuovo librarsi in volo sopra l’acqua… ovviamente dopo il suo solito pessimo tuffo di partenza 😉

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